VITA MARINA & BIODIVERSITA‘: Madrepora arancione
Astroides Calycularis; Madrepora arancione
Il mar Mediterraneo offre un’immensa varietà di ambienti diversi‚ fondi rocciosi o sabbiosi‚ scogliere‚ praterie di Posidonia oceanica‚ baie riparate o coste battute dal mare e ognuno di questi ambienti è caratterizzato da una biodiversità elevatissima che crea un’infinità di nicchie ecologiche diverse.
Più volte durante le immersioni mi sono chiesta a quale specie appartenessero gli organismi che incontravo sott’acqua e da quando ho cominciato uno studio più approfondito di questi organismi dal punto di vista biologico‚ si è aperto un mondo che ha reso e rende la subacquea ancora più affascinante e interessante.
Uno degli aspetti che mi colpisce maggiormente e che mi spinge sempre di più ad arricchire il mio bagaglio culturale sul mare e i suoi abitanti è il rapporto simbiotico e/o collaborativo che in tantissimi casi si crea tra organismi appartenenti a specie diverse. Il termine simbiosi deriva dal greco ed è l’unione di due parole che significano rispettivamente “insieme” e “vivere”. Ma in realtà‚ è ovvio che la “relazione” che si crea tra due organismi non sempre è paritaria‚ come il rapporto tra predatori e prede (il mare‚ che ai nostri occhi appare come un ambiente incantevole‚ per gli organismi che lo popolano spesso può essere ostile e parecchio stressante).
Il soggetto protagonista di questo blog‚ che ha lo scopo di diffondere conoscenza e informazione sulle meraviglie che spesso scrutiamo durante le immersioni‚ ha una caratteristica molto particolare e interessante dal punto di vista comportamentale! Non vi resterà che leggere fino alla fine per scoprirlo!!
Descrizione della Madrepora arancione
L’astroides calycularis‚ comunemente conosciuta come “Madrepora arancione” è un corallo. Fa quindi parte dei Cnidari e della classe dei Anthozoa. La madrepora arancione è l’unica specie appartenente al genere Astroides.
Questa madrepora forma colonie tondeggianti dal caratteristico e meraviglioso colore arancione. La dimensione della colonia può variare dai 5 ai 15 centimetri a seconda della profondità (ma possono raggiungere anche dimensioni maggiori).
L’Astroides Calycularis ha uno scheletro formato da carbonato di calcio dal quale si ergono i polipi‚ che hanno generalmente una lungezza di 4-5 millimetri‚ ma quelli più grandi possono raggiungere anche gli 8 millimetri. I polipi presentano un calice liscio e numerosi tentacoli appuntiti retrattili. Vi è però una differenza tra Astroides che vive a pochi metri sotto la superficie del mare e a 30/40 metri di profondità! Infatti‚ è possibile notare che in prossimità della superficie‚ dove le acque sono generalmente più mosse‚ le colonie‚ di forma massiccia‚ presentano polipi con calice poligonale ed i nuovi individui vanno ad inserirsi nella parte periferica o fra quelli già esistenti. A profondità maggiori invece‚ dove le acque sono più calme‚ le colonie appaiono di aspetto cespuglioso‚ presentano polipi con calice circolare e uno stesso individuo può produrre delle gemme a diversi livelli di altezza del calice.
Può succedere di scambiare i polipi di Astroides Calycularis con quelli della madrepora gialla (Leptopsammia pruvoti)‚ che però sono generalmente gialli e solitari oppure con i polipi della nota “margherita di mare” (Parazoanthus axinellae)‚ che però sono più gracili e allungati‚ non hanno scheletro e mostrano tentacoli lisci.
Habitat e distribuzione della Madrepora arancione
È possibile trovare Astroides Calycularis a pochi metri sotto la superficie fino a 50 metri di profondità. Astroides Calycularis necessita di ambienti rocciosi spesso su substrati verticali (anfratti‚ pareti‚ ma può colonizzare anche le grotte)‚ con acque poco agitate e poco battute dalla luce. In posizioni adatte‚ le colonie possono coprire il 90% del substrato disponibile o in alcuni casi possono emergere per la risacca o essere esondate‚ come in certe zone del Sud della Spagna in cui le maree sono più consistenti.
Dove è presente può essere considerata indicatrice del coralligeno. Spesso contribuisce come “organismo costruttore” per la crescita delle scogliere sommerse grazie alla deposizione dei suoi scheletri di carbonato di calcio sulle rocce.
Per quando riguarda la sua distribuzione‚ l’Astroides Calycularis è una specie endemica del mar Mediterraneo. Durante il pleistocene l’Astroides Calycularis era maggiormente presente in tutto il mar Mediterraneo occidentale rispetto ad oggi. Da allora‚ probabilmente a causa del raffreddamento delle acque del mare la distribuzione geografica della specie ha subìto una regressione.
Attualmente è possibile trovare Astroides nella parte Sud-occidentale del bacino del Mediterraneo e in poche località nell’area circostante del bacino orientale‚ subito sotto allo Stretto di Sicilia.
Alimentazione della Madrepora arancione
Astroides Calycularis si nutre normalente di zooplancton trasportato dalla corrente e la distribuzione del nutrimento è talmente importante per l’animale che la forma delle colonie è controllata proprio dalla disponibilità di esso. Questa specie è carnivora ed i polipi si nutrono degli organismi che capitano tra i tentacoli.
Riproduzione della Madrepora arancione
La riproduzione dell’Astroides Calycularis avviene quando l’apertura del polipo raggiunge i 3-4 millimetri nel periodo tra aprile ed agosto ed è sessuata: dopo una fase di vita planctonica le larve si depositano sul fondale dove si fissano e cominciano a formare le colonie.
Curiosità della Madrepora arancione
A questo punto‚ come promesso‚ è arrivato il momento di svelare l’aspetto a mio avviso più sorprendente e interessante del comportamento di questo animale marino!
Sono sicura che chiunque (compresa me prima di documentarmi) anche solo guardando Astroides Calycularis possa pensare che un organismo con una tale struttura sia piuttosto statico ma anche praticamente inetto quando si tratta di catturare prede.
Eppure delle ricerche condotte da un team di biologi marini hanno dimostrato che Astroides Calycularis è capace di predare‚ catturare e mangiare meduse della specie Pelagia Noctiluca!
Cosa succede quindi‚ nello specifico?
Durante un “bloom” (cioè una fioritura di meduse) della specie Pelagia Noctiluca‚ una delle più belle (e dolorose) del mar Mediterraneo‚ gli studiosi hanno osservato i polipi di Astroides catturare esemplari di medusa; non solo‚ ma sembra che i singoli polipi abbiano collaborato per acchiappare e poi mangiare la medusa‚ mostrando quindi che l’intera colonia è in grado di esibire un comportamento di cattura su prede molto grandi.
Questo comportamento inizia quando una medusa di P. Noctiluca rimane intrappolata sotto una sporgenza con una consistente presenza di Astroides Calycularis. Il nuoto pulsante della medusa sposta ripetutamente l’ombrello contro il soffitto‚ qui i polipi di Astroides aderiscono prima all’ombrello‚ dopo di che diversi polipi inghiottono rapidamente i tentacoli orali della medusa‚ un processo che dura tra 1 e 5 minuti. I singoli polipi sono in grado di ingerire le punte del tentacolo orale impedendo la fuga delle meduse‚ mentre altri polipi collaborano nell’ingestione di pezzi di tentacoli e ombrello di medusa. Alcune meduse sfuggono a questi attacchi o vengono rilasciate‚ mentre molte sono state viste giacere morte sul fondo del mare‚ con un buco sulla sommità dell’ombrello.
Il team di scienziati ha fatto questa scoperta in diverse località del mar Mediterraneo e in particolare nell’area marina protetta delle isole Egadi e a Panarea e Pantelleria rispettivamente negli anni 2010‚ 2014 e 2017.
Qui sotto un’immagine che mostra chiaramente il meccanismo di predazione!
Sorprendente direi!
Infine‚ Astroides Calycularis è una specie protetta dal Cites (Convention on International Trade of endangered Species)! L’esigenza di tutelare questa specie nasce dal fatto che presenta un areale ridotto e cresce in zone anche prossime alla superficie dove appare molto vulnerabile. Per contro la sua probabile espansione in aree dove non era presente‚ favorita dai cambiamenti climatici non può che far pensare che si tratti di una specie in salute e capace di “rigenerarsi” nel caso dovesse essere soggetta a danni locali. Inoltre‚ una delle principali minacce per la specie è rappresentata dalla pesca illegale del dattero di mare‚ il cui prelievo implica l’asportazione di vaste superfici rocciose‚ ma anche dal turismo subacqueo che comporta danneggiamento delle colonie al contatto anche accidentale!
In quali siti di immersione possiamo individuare la Madrepora arancione?
Ci sono dei siti d’immersione dove è più facile incontrare grandi colonie di Astroides Calycylaris come per esempio:
Nell’Area Marina Protetta di Ustica:
sito di immersione Sutta Za Lisa
sito di immersione Scoglio del Medico
sito di immersione Secca della Colombara
sito di immersione Secca d’Africa
Nell’Area Marina Protetta di Isola delle Femmine:
sito di immersione Parete dell’Ancora
Se durante le vostre immersioni in questi siti d’immersione nell’area marina protetta di Ustica o Isola delle Femmine trovate delle meduse con l’ombrello bucato‚ ora sapete perché...
Francesca Marino
PADI Divemaster in Training