BIODIVERSITA‘: Il marciapiede a vermeti
Nella zona eufotica degli ambienti marini del Mar Mediterranneo‚ in particolare nella zona di marea e del moto ondoso e nell’infralitorale superiore‚ gli organismi bio-costruttori hanno dato origine al “marciapiede a vermeti”‚ o reef: una piattaforma calcarea formatasi in seguito al processo di cementificazione di molluschi gasteropodi Dendropoma petraeum e Vermetus triquetrus‚ consolidate ancor di più dalla presenza di alghe rosse (rodophyta) quali Neogoniolithon brassica-florida e Lithophyllum lichenoides.
La piattaforma a vermeti è un’importante bio-struttura tipica del Mar mediterraneo‚ per molti aspetti simile alle barriere coralline‚ che ha un ruolo fondamentale nel modificare l’aspetto e le caratteristiche ecologiche delle coste rocciose‚ creando pozze di marea che ampliano lo spazio a disposizione delle specie‚ stimolando cosi la biodiversità delle specie associate (in presenza di reef a vermeti la lunghezza costiera aumenta di 2-3 volte). Si contano infatti oltre 400 specie associate‚ tra le quali alghe‚ policheti‚ molluschi e pesci.
Per definizione‚ una bio-costruzione è qualsiasi struttura edificata che si eleva dal fondo verso la superficie del mare che modifica‚ sia fisicamente che ecologicamente‚ l’ambiente locale.
Un po’ di storia: Nel 1854‚ Monsieur de Quadrefages‚ un naturalista francese in viaggio di studio in Sicilia‚ descrisse una sorta di trottoir (marciapiede) che circondava la costa di Torre di Isola‚ vicino a Palermo‚ costruito da molluschi gasteropodi sessili della famiglia dei Vermetidae. Dopo il resoconto dei viaggi di De Quadrefages passò un secolo prima che altri due naturalisti francesi‚ Roger Molinier e Jacques Picard (1954)‚ ridescrivessero per la stella località i trottoir a vermeti.
Negli ultimi anni‚ il gruppo di ecologia dell’Università di Palermo ha ripreso le ricerche dei francesi descrivendo sia le principali tipologie di reef‚ sia la distribuzione delle strutture lungo le coste siciliane‚ valutando l’importanza ecologica della presenza del reef stesso.
L’importanza di proteggere il marciapiede nasce non solo perché questo favorisce l’accrescimento della biodiversità‚ ma soprattutto perché esso risulta essere un buon indicatore ecologico. La crescita e la struttura del reef a vermeti è influenzata da diversi fattori ambientali come la temperatura‚ la salinità‚ la quantità di ossigeno disciolto l’idrodinamismo superficiale‚ la variazione di pH‚ la concentrazione di CO2 atmosferica disciolta‚ e da fattori antropici‚ come il calpestio dovuto all’uso del marciapiede come un punto di appoggio per l’ingresso in mare.
È fondamentale quindi svolgere una corretta divulgazione sull’importanza del reef a vermeti‚ affinché si sappia che questo non deve essere considerato un “marciapiede” su cui passeggiare comodamente‚ ma un’importante bio-indicatore che deve essere tutelato.
Esiste il modo di assegnare un valore economico ad ogni bene e servizio che gli ecosistemi forniscono gratuitamente all’uomo. Salvaguardare il marciapiede a vermeti non ha soltanto un valore ambientale ma offre quindi dei servizi ecosistemici legati‚ per esempio‚ alla produzione di cibo (patelle e granchi) che favorisce la crescita delle specie marine associate che vi si nutrono‚ alla protezione della costa che contrasta il fenomeno dell’erosione e all’aumento di turismo per la creazione di paesaggio ad esso associato.
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